Gli uomini da sempre hanno prestato molto interesse ai cristalli e alle pietre, sia per la loro bellezza intrinseca, sia per le loro peculiarità.
La parola “cristallo” viene dal greco κρύσταλλος – krýstallos che significa ghiaccio, per la credenza che fossero pezzi di ghiaccio indissolubile.
Ma cos'è un cristallo? È una struttura solida costituita da atomi, molecole o ioni aventi una disposizione geometricamente regolare, che si ripete indefinitamente nelle tre dimensioni spaziali, detta reticolo cristallino. Oggi prenderemo in considerazione una pietra molto amata per le sue innumerevoli proprietà: l'Ametista.
L’ametista è un quarzo di colore viola. Questa pietra violetta appartiene alla famiglia dei quarzi cristallini e deve il suo colore alla presenza del reticolo cristallino con tracce di ferro. Il tono può essere freddo e bluastro oppure rossastro a volte indicato come “lampone”, può quindi variare da un lilla chiaro a un viola reale intenso e profondo.
Il processo litogenetico è primario, mentre il sistema cristallino è quello trigonale.
Il nome Ametista deriva da Amethystos che significa “non ubriaco”, difatti è la pietra associata alla lucidità mentale e al VI chakra (terzo occhio).
Infonde calma, positività ed un sereno distacco dagli eventi e dalle cose.
Dona saggezza, consapevolezza ed aiuta a non farsi travolgere dalle emozioni troppo forti.
È utile alle persone ansiose che agiscono d’impulso senza riflettere.
Il colore viola riporta alla spiritualità, infatti ci connette con i nostri livelli di coscienza più elevati. L'ametista è una pietra che facilita la meditazione e l'introspezione.
Ha un vero e proprio spirito armonizzante.
È possibile trovarla in commercio sotto molte forme, sia come pietra burattata che come geode o drusa. Inoltre, si presta ad essere indossata come monile, infatti è una pietra molto utilizzata in gioielleria sia per la sua bellezza che per la sua duttilità.